SARDINIA MOUNTAIN BIKE

MININGTRAIL-SARDEGNA, Trail 23-25 marzo

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Stefano Olla
view post Posted on 5/2/2018, 09:47




Con l'inizio della primavera, MiningTrail-Sardegna aprirà la stagione dei Trail in mtb in Sardegna.
L'evento si svolgerà dal 23 al 25 marzo, attraversando piste, mulattiere e sentieri del Sulcis-Iglesiente.
Tre distanze previste:
120 km, 2400 m di dislivello, da percorre in 24 ore;
210 km, 5300 m di dislivello, da concludere in 32 ore;
320 km, 9300 m di dislivello, da concludere in 56 ore.
Partenze scalate: la distanza lunga (320 km) partirà venerdì 23 alle ore 11.00; le altre partiranno, invece, il sabato, sempre alle 11.00.
Base di Partenza a Poggio dei Pini (30 km da Cagliari, 110 km da Oristano).
Scadenza delle iscrizioni, 20 marzo 2018.
Info su organizzazione, regolamento, modalità di iscrizione al link https://miningtrail.wordpress.com/ e naturalmente su FB.
Contatti: tel. 340.5391597
Mail: [email protected]
 
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view post Posted on 18/2/2018, 10:13
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BIKER NURAGICO

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Sto pensando d cimentarmi per la 120km C’è qualcuno interessato per condividere la fatica ? :D
 
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view post Posted on 18/2/2018, 16:30
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BIKER SCAMMINAU

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Bella iniziativa in un territorio stupendo, ricco di natura e cultura.
Molti già gli iscritti soci di Sardinia mtb, me compreso, ma invito tutti quelli che hanno un minimo di preparazione a misurarsi, magari partendo dalla lunghezza minore, con i tempi indicati si può pensare a percorrere la distanza ad un ritmo escursionistico, quindi accessibile a molti.
Forza che facciamo gruppone!!! 😃
 
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Stefano Olla
view post Posted on 24/2/2018, 10:46




L'edizione online de L'Unione Sarda dedica un articolo sul Miningtrail.
Meglio precisare le date: 23, 24 e 25 marzo.
Ogni info su https://miningtrail.wordpress.com/

Stefano

Ps
Inutile ricordare quanto questo progetto sia debitore verso Sardinia Mountain Bike, le Pe persone e le esperienze.
 
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view post Posted on 28/2/2018, 18:25
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BIKER DE CHILU

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Un trail organizzato dal mitico Ollast?? Impossibile mancare, quando organizza un componente della famiglia Sardinia! :D
 
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view post Posted on 28/2/2018, 18:54
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BIKER STRAVANAU

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Si Paolo!Infatti iscritta tra i primi!Non solo perche' Stefano e' uno degli organizzatori,ma anche perche'e' colui che durante un trail "non attraversa semplicemente un territorio,ma va in giro tenendo la sua anima per mano"😉
Consiglio a tutti questa affascinante esperienza.A me,sin dal primo trail, ha fatto scoprire un modo nuovo di andare in bici:vero,intimo e libero!!😍
 
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Stefano Olla
view post Posted on 2/3/2018, 08:54




Grazie dell'apprezzamento. L'idea di ricambiare la vostra stima con salite esagerate e pietraie sconnesse mi mette un po' a disagio. 😜
Seriamente, vedo il gruppo di Sardinia Mountain Bike che si affaccerà bello numeroso a questo primo Trail di stagione.
Alé!

Stefano
 
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view post Posted on 6/3/2018, 19:55
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BIKER SCAMMINAU

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Ben 12 atleti partecipano con i colori di Sardinia Mountain Bike, 6 nella 320 km e 6 nella 120 km.
Chissà che qualcun altro non ci stia facendo un pensierino? ;)
Non siate timidi! :)

Ecco i nomi dei nostri soci:

320 km
1) Maurizio Doro
2) Monica Angioni
3) Daniele Marras
4) Paolo Murgia
5) Antonio Marino
6) Mauro Abis
7) ...

210 km
1) ...
2) ...

120 km
1) Laura Spettu
2) Andrea Isola
3) Alessia Zuddas
4) Michele Marongiu
5) Stefano Masala
6) Nicola Corona
 
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view post Posted on 26/3/2018, 10:27
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BIKER STRAVANAU

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Ciao a tutti.Si è concluso ieri questo grande evento.Nei prossimi giorni scrivero' il mio resoconto.Ora spendo solo alcune parole per ringraziare Stefano per la scelta dei percorsi:trail durissimo, reso ancor piu' duro dalle condizioni climatiche, ma spettacolare!!E per fare i complimenti a tutti i partecipanti, in particolare a Alessia, Laura e Andrea alla loro prima esperienza di trail, conclusa positivamente.Bravissimi!!Come è andata?Vi ha contagiato la febbre da trail?Spero di si! :woot:
Ci ritroviamo tutti al Myland!A presto!
 
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view post Posted on 26/3/2018, 16:17
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BIKER DE CHILU

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Spendo anch'io due parole qua, sul nostro forum, visto che non sono presente su FB, per ringraziare Stefano e Nicola per averci offerto un nuovo evento in Sardegna, in uno scenario unico, che personalmente amo tantissimo, ovvero le zone minerarie del Sulcis-Iglesiente.
Sicuramente è stato un trail durissimo, sia per le strade percorse, ricche di insidie, che per il meteo davvero troppo inclemente per il periodo.
Ho sofferto per le pietre, presenti ovunque, che facevano pestare e saltare la bici come fosse un toro impazzito.
Ho sofferto per i guadi, tantissimi e colmi d'acqua, che non davano mai tregua a miei poveri piedi fradici e freddi.
Ho sofferto per la pioggia, che non ci ha lasciato quasi mai, se non per poco più di mezza giornata.
Ho sofferto le salite, alcune con pendenze "illegali", che a volte sembravano non finire più.
Ho sofferto il freddo, quando, pedalando la mattina prestissimo, siamo scesi sottozero e mani e piedi non avevano più sensibilità.
Ho sofferto tanto durante la pedalata, ma non quanto l'aver dovuto decidere di fermarmi a Montevecchio. Questa è stata in effetti la sofferenza maggiore: il ritiro.
Al giorno dopo, resta la delusione per non aver concluso il trail, ma allo stesso tempo bisogna sempre ricordare che la sicurezza viene prima di tutto. Sul Monte Linas la situazione era disastrosa e chi ci ha preceduti ne ha avuto la dura conferma. Stavolta è andata così, ma all'orizzonte è già visibile la prossima sfida, speriamo di poterci rifare e che il meteo stavolta ci sia d'aiuto!

Mi unisco anch'io ai complimenti ad Alessia, Laura e Andrea per il loro primo trail. Sono contento vi siate buttati in questa nuova esperienza, che se vi sarà piaciuta avrà sicuramente dei seguiti.

Ovviamente i complimenti vanno anche a Maurizio e Antonio, che sono due degli unici tre finisher della 320km. Siete alieni, sappiatelo!

Un ringraziamento agli sponsor, i quali ci hanno offerto un pacco gara con prodotti eccellenti, oltreché averci deliziato con torte ottime in tutti i CP. PS: ieri a cena, oltre alla "Pozzo 16", ho fatto fuori quasi tutto... che bontà!

Chiudo di nuovo con Stefano e Nicola, ai quali faccio i complimenti per la bella organizzazione e li ringrazio per averci supportato al meglio durante il trail. Come sapranno già, qualcosa sarà da migliorare, com'è normale che sia alla prima esperienza organizzativa, quindi mi auguro che vorranno riprovarci anche il prossimo anno!
 
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Stefano Olla
view post Posted on 28/3/2018, 08:59




6140 sono i chilometri percorsi dai 40 atleti e atlete che hanno partecipato alla prima edizione di Miningtrail tra venerdì 23 e domenica 25 marzo.
C'era anche il bel gruppo di Sardinia Mountain Bike: Alessia, Laura, Andrea, Stefano, Nicola e Michele per la 120 km; Monica, Paolo, Daniele, Mauro, Antonio e Maurizio sulla prova dei 320 km.
Bravi tutti: chi era al debutto e chi ormai non se ne perde uno.
Era un percorso duro, ma il maltempo ha moltiplicato la difficoltà. A un certo punto il superamento del Linas è diventato proibitivo al punto che abbiamo dovuto, veramente a malincuore, chiudere il passaggio della 320 km quando si era ormai a due terzi del percorso. I tre che hanno potuto affrontare e superare la scalata lo hanno fatto in velocità e con un pizzico di fortuna, prima che le condizioni meteorologiche peggiorassero pericolosamente.
Un Trail è forza e tenacia, ma anche vivere insieme lo spirito di questa avventura. Anche per chi pedala da solo.
Oltre che ringraziare chi c'era e chi avrebbe voluto esserci, bisogna ringraziare anche chi ci ha provato. Siamo sicuri che tutti avremo almeno un momento che ricorderemo a lungo e con piacere.
Un grazie anche alle tante persone che hanno fatto trovare sulla strada un po' di calore (e c'è n'era bisogno!) con un termos di tè, una ciotola di riso o anche solo due chiacchiere. Tra questi Rino, che ci ha anche dato dei validi spunti per alcuni tratti del percorso.
L'organizzazione è stata molto "sulle spese", e quindi non ci siamo potuti permettere un fotografo sul percorso. Poche le immagini riprese da me e da Nicola Nonnis, il mio complice in questa operazione: contiamo su di voi per qualche ricordo da condividere. Così, magari, vi verrà la voglia di provarci o di tornare e l'anno prossimo saremo di più con Sardinia Mountain Bike.
 
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view post Posted on 30/3/2018, 09:20
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BIKER SCAMMINAU

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Mining Trail Sardegna 2018, conoscendo il territorio e dopo aver visto la traccia del percorso, sapevo che sarebbero stati 320 km di sofferenza, anche per il mio stato fisico non al top il questo periodo, ma invece sono stati molto peggio con la tanta acqua che abbiamo trovato sul percorso, la pioggia e il freddo sofferto. L'acqua è stata l'elemento predominante in questo Trail. Mai visto tante megapozzanghere da dover guadare come laghi, strade e sentieri inondati, tanti attraversamenti di corsi d'acqua, ne ho contato più di venti..., con l'acqua alle ginocchia e a volte con la corrente che rischiava di farti perdere l'equilibrio, e poi la pioggia che ininterrotta per tante ore ti si infilava dappertutto. E tu dovevi pedalare per combattere il freddo, a volte odiavo le discese troppo lunghe perché ti raffreddavi troppo...
E poi c'è stata la nebbia... Nella notte di sabato, pioveva senza interruzione, stavo facendo l'ultima vera salita dopo l'ultimo CP di Tinny. Già nel passaggio sulle rocce di Anzeddu, con la nebbia, non riuscivo a trovare il passaggio, ho perso del tempo prezioso che ha fatto arrivare il buio e il mio corpo si è raffreddato... Il seguito è stata una sofferenza unica: le luci della torcia riflettevano sulle nebbia, non vedevo nulla... l'ho messa al minimo di luminosità e puntata in basso, era l'unico modo ma la visuale non superava i 10m, la velocità era minima, spesso dovevo procedere a piedi per non rischiare di uscire fuori strada. Arrivato in cima presso Cuccurdoni Mannu, iniziava la discesa per Mazzanni. La pioggia non è cessata un attimo, io completamente bagnato e con il freddo che si sentiva nelle ossa (c'erano 3-4°). Ormai camminavo, veloce per fare movimento, ma rigorosamente a piedi. Dovevo cercare un riparo, guardavo a destra e sinistra ma la nebbia non riusciva a farmi vedere. Navigavo praticamente solo col GPS. A un certo punto leggo su un wp "tettoia", non è lontana. Il passo si fa più veloce, vedo delle luci. C'è!
Una tettoia con camino, un tavolo e dei sedili in pietra, chiusa su 3 lati. Non mi sembra vero! Mi butto dentro, mi spoglio, mi asciugo e mi metto il secondo cambio asciutto, accendo anche il fuoco ma la legna è troppo poca. Ho ancora troppo freddo, devo recuperare temperatura. Tiro fuori il sacco a pelo, stendo il materassino senza gonfiarlo sopra il tavolo e mi butto dentro. Mando un messaggio a Stefano per avvisare del mio stato. Piano piano mi riprendo, la temperatura sale, nonostante la stanchezza e nonostante la seconda notte senza dormire non prendo sonno. La pioggia continua a scendere. Dopo qualche ora, verso le 3.00 decido di ripartire, inutile restare lì. Rimetto a posto le cose, mangio l'ultima spianata, mi infilo i pantaloni e la giacca impermeabile ancora bagnati e via sotto la pioggia. La nebbia non c'è più e almeno posso avere un passo veloce. Gli ultimi 50-60 km, sono volati, alle 6.30 ha smesso di piovere, alle 8.40 (9.40) col cambio d'ora, arrivo a Poggio dei Pini, trovo Stefano con il sorriso, seguiva le mie mosse dallo Spot e mi attendeva. Anch'io adesso sorrido. Mi chiede "cosa ti è sembrato?" - senza pensarci troppo, gli rispondo: "era già un percorso duro è difficile, questo me lo aspettavo, ma con tutta quest'acqua è diventato Estremo!"
Ci vediamo il prossimo anno, non modificate il percorso, al limite, eliminate solo un po' di acqua! 😄😄😄
Poche foto stavolta, avevo tutto imballato antipioggia 😁

https://www.dropbox.com/sh/w6702bwh6u4abod...bLXSqvylJa?dl=0

Edited by antmar - 30/3/2018, 16:27
 
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view post Posted on 2/4/2018, 12:24
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BIKER STRAVANAU

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MINING TRAIL
Primo trail dell'anno.Idea originalissima.Si snoda lungo i percorsi minerari del Sulcis-Iglesiente.Mi piace,mi attira.Mi iscrivo fra i primi,senza prendere accordi con nessuno per eventualmente farlo assieme.Mi stuzzica l'idea di partire da sola e poi trovare qualcuno lungo il cammino con cui condividere fatica ed emozioni.Arriva il grande giorno.Ci ritroviamo la mattina del 23 Marzo al Quartier Generale a Poggio dei Pini,noi della 320 km,14,di cui 11 uomini e 3 donne.
Partiamo tutti assieme alle 11.00,pioviggina e le previsioni non promettono niente di buono,ma siamo tutti allegri e ben disposti.
Dopo qualche chilometro il gruppo comincia a sfilacciarsi.Ognuno procede col suo passo,da solo o,per chi si e' accordato prima,in coppia.Io mi ritrovo a chiacchierare con Giovanni Forchiassin e procediamo assieme per un po'finche' lui non si ferma per un rumore alla bici e mi dice di andare,che poi mi raggiunge.
Pedalo da sola per circa 30 km.Le sensazioni sono tante e si sovrappongono.Non ho mai pedalato da sola in un trail.Scopro che e' bellissimo.Forse meno divertente che in gruppo,ma ti catapulta in una dimensione diversa.Mi devo arrangiare ,sia con la traccia che con le reti da saltare e la bici da sollevare.Non ho la mia Santacruz,compagna inseparabile di tutti i trail,leggera e maneggevole,attualmente con forcella fuori uso e boccole del carro da sostituire.Ho la Giant,un po' piu' grande e piu' pesante,ma procedo bene e me la cavo.Con la traccia qualche indecisione ogni tanto,ma niente errori.Sono contenta,mi sta piacendo molto.Un po' di tensione,credo normale,ma forse e' adrenalina e la sensazione non mi dispiace.Come tutto quello che mi circonda.Il percorso e' da subito affascinante,esce anche il sole e i colori ne beneficiano.Gli accenni di primavera sono tutt'intorno.
Verso le 13.00 mi fermo perche' ho fame.Accendo il cellulare e trovo una chiamata di Giovanni.Lo richiamo e mi dice che ha dovuto abbandonare il portapacchi,perche' toccava la ruota.Nonostante vari tentativi,non e' riuscito a sistemarlo.Ha perso circa mezzora per cui e' abbastanza indietro.Gli dico che lo aspetto.Mi sembra giusto cosi.Se fossi stata io molto indietro ,avrei gradito che qualcuno mi aspettasse.Mezzora in piu'o un meno,per come vivo io il trail,non mi cambia niente.Mi siedo sull'erba e mangio con calma la mia vaschetta di pasta fredda.Penso che l'esperienza in solitaria e' gia' finita.Non sono dispiaciuta.E' stata breve,ma intensa!
Arriva Giovanni,che nel frattempo ha incontrato Giovanni Canalis,orfano di Alex,con cui l'avevo visto,perche' Alex ha avuto un problema al gps ed e' tornato indietro al QG.Ripartiamo quindi in tre.Alex ci raggiungera' e superera'un bel po' piu' avanti.
Ecco come si formano a volte i gruppi nei trail,quando non sono precostituiti.E' bello.Staremo assieme fino a Montevecchio,io e i"miei Giovanni"come scherzosamente li chiamo,conosciuti entrambi l'anno scorso al Myland.Facevano parte del famoso gruppo dei "Sassaresi"del mio racconto Myland,il gruppo che si e' conteso fino alla fine l'ultimo posto nella 400 km con il mio gruppo,Sa Squadra.Abbiamo vinto noi!Sa Squadra ultimi!
Con i due Giovanni ho proceduto per circa 170 km,per lunghi tratti anche con la presenza di Mauro e di Fabrizio,quest'ultimo fonte per me di grande ilarita'.In certe situazioni, sdrammatizzare e ridere serve tanto,ti aiuta ad andare avanti e ad affrontare le difficolta' col sorriso.
Quello che mi preme sottolineare di questo trail e',in primis,proprio la compagnia eccellente con cui ho avuto il piacere di farlo.Persone con le quali mi sono trovata in perfetta sintonia e con cui democraticamente si sono prese tutte le decisioni.Per me,che non vivo il trail come gara,ma come viaggio,gli incontri e la condivisione di sensazioni ed emozioni,sono uno degli aspetti piu' interessanti e motivanti.Fra questi ci metto anche il calore e la solidarieta' ai CP,sia da parte di chi li presidiava,che di chi ci ha sorpreso facendosi trovare li al nostro arrivo.Carla,la fidanzata di Fabrizio,e' una di queste belle persone.
Riguardo al percorso,tante stupende immagini mi sono rimaste impresse,alcune su tutte: il Villaggio di Orbai,attraversato in silenzio,straordinario nel suo fascino di luogo isolato e fuori dal tempo;il sentiero incantato in mezzo agli ulivi subito dopo; le dune di Piscinas,che ben conosco,ma che dall'alto e da quell'angolatura mi sono sembrate molto piu' spettacolari del solito;la stupenda alba dopo circa tre ore dalla partenza dal CP di Iglesias....queste e altre immagini mi rimarranno nel cuore,andando ad aggiungersi a quelle collezionate in anni di viaggi,in bici e non.
Questo trail e' stato anche fatica e sacrificio.Trail molto tecnico,molto piu' di cio' che immaginavo.Il brutto tempo ha contribuito a renderlo piu' difficile e meno godibile.
La fatica principale per me e' stata affrontare alcune salite troppo ripide e scivolose,buona parte fatte rigorosamente spingendo.Non avevo la mia solita bici e con la Giant carica le ho patite abbastanza,soprattutto quelle dopo i guadi.Montevecchio non arrivava mai!
I guadi ci hanno rallentato,ma non li ho sofferti in modo particolare.Indossavo i calzari della muta e i piedi non mi si sono ghiacciati.Mi si sono invece ghiacciati la mattina in cui alle 3.40 abbiamo lasciato il CP di Iglesias e sono finita quasi da subito con i piedi a mollo in un pozzangherone. Salendo, la temperatura e' scesa a zero gradi.Tutto il corpo era adeguatamente coperto,mani comprese,ma ai piedi ho sofferto tanto,due blocchi di ghiaccio che mi impedivano quasi di pedalare.Ho risolto dopo un po' infilando nelle scarpe degli scaldapiedi in gel che mi ero portata.Meno male!!
Il sacrificio piu' grande invece e' stato per me dormire poco.Non ho accusato colpi di sonno come in altri trail,ma quando c'e' un tempo limite,per chi li vive tipo turista,con varie pause per mangiare,fare foto,ammirare il panorama e altro,diventa necessario gestire le ore di sonno e per me dormire poco e' una sofferenza.Pedalare di notte ha il suo fascino,e' vero,e magari beccare un'alba stupenda,ma dovendo scegliere ,preferirei dormire la notte e godere della bellezza del percorso pedalando con la luce del sole.
Per finire ,il ricordo piu' bello di tutto il trail:gli ultimi 25 km da Montevecchio a Gonnosfanadiga.Giovanni e io decidiamo di ripartire alle 6 del mattino della Domenica.La sera prima l'organizzazione ha annullato il tempo limite delle 56 ore:gentile concessione perche' siamo stati penalizzati dal mal tempo.Notizia che mi rende felice e mi motiva al proseguimento.Sono attrezzata di tutto punto e,nonostante la pioggia,fiduciosa di poter continuare.Alla Via dei Sassi,con Roberto Fanni,dopo una sosta di due ore al CP, dove eravamo arrivati fradici per via di una vera e propria bufera,siamo ripartiti alle 23.00,sotto la pioggia e poco vestiti,con la temperatura esterna molto bassa e davanti a noi un percorso non facile da affrontare.Mi dico che ora non puo' essere peggio,visto che sono ben coperta,che ho luci,cibo e abbigliamento di scorta nella borsa sottosella.
Ridiamo e scherziamo con Giovanni,pedalando in mezzo all'acqua e cercando di sprofondare il meno possibile nelle pozzanghere.Per me l'adrenalina e' tanta.A un certo punto gli dico:"Giovi ,sono troppo felice che stiamo continuando!"e lui mi sorride,contento anche lui di aver deciso di ripartire.
Sappiamo che non sara' facile,ma non disperiamo.
Arriviamo al guado prima di Gonnosfanadiga.Ha piovuto moltissimo durante la notte e il fiume si e' ingrossato tanto.Dove dovremmo guadare ci sono in pratica delle rapide!A un primo sguardo constatiamo che potrebbe essere pericoloso.Guardando meglio ,concludiamo che potrebbe essere pericolosissimo!Se attraversiamo rischiamo di essere portati via dalla corrente.Desistiamo.Ci consultiamo per decidere il da farsi.Allargo l'immagine della zona nel gps.Vedo dov 'e' Gonnosfanadiga e vedo che c e' in giallo una stradina di campagna che parte da li per ricongiungersi molto piu' avanti alla strada provinciale,che porta al paese evitando il fiume.Si allunga di qualche km,ma e' l'unica cosa da fare.E cosi facciamo.Il fiume lo attraversiamo dopo,dentro il paese,su un comodo ponte.Pazienza se non lo riterranno valido, penso.Era l'unica cosa sensata da fare per non rischiare di finire male.Siamo comunque contenti e soddisfatti di aver trovato una soluzione.Ci meritiamo una bella colazione al bar!
Dal bar chiamo Stefano per avvisarlo che siamo ripartiti,ma ci siamo dimenticati di firmare il foglio al CP.Giovanni ha un problema a una scarpa e dico a Stefano che cerchiamo di risolverlo e poi ripartiamo.
Pioviggina ancora e vediamo nuvole sul Linas,dove dovremmo dirigerci.Stimo che ci vorranno 10,forse 12 ore, per finire il trail,ma mi consola il fatto che non ci sia piu' il limite delle 56 ore.Si puo' fare tutto in maniera razionale e senza fretta.Penso anche che se ,salendo,la situazione dovesse peggiorare molto,possiamo sempre girare le bici e riscendere in paese.
Mentre mangiamo e facciamo congetture,riceviamo pero' una telefonata da Nicola,dell'organizzazione,che ci comunica l'intenzione di interrompere il trail per noi che dobbiamo ancora affrontare il Linas.La situazione li su e' peggiorata e potremmo trovarci in situazioni pericolose,viste le intemperie e il percorso non facile.Per motivi di sicurezza e' meglio non proseguire.Capisco le motivazioni,Giovanni anche.Ok,gli diciamo,per noi va bene,ci fermiamo.
Un misto di sentimenti contrastanti si impadronisce di me,ma poi mi dico che e' giusto attenersi alle decisioni di chi ha organizzato e ha una visione piu' chiara di cio' che ci aspetta.
E' il primo trail che non concludo.Brucia un po',ma per cio' che non dipende dalla nostra volonta'e' inutile rammaricarsi.
Mi rimane il buono di questo trail:
- aver conosciuto meglio alcune persone e aver accresciuto la mia stima per loro;
- aver provato sensazioni fantastiche e intense dall'inizio alla fine,in linea con quanto dice Stefano Olla e che condivido : "Un trail non e' solo attraversare per lunghi chilometri un determinato territorio,ma,di piu',significa andare in giro tenendo la propria anima per mano";
- aver pedalato per 225 km lungo un percorso spettacolare e ricco di storia e cultura,scelto con cura dagli organizzatori e pensato per farci vivere un'Avventura con la A maiuscola;
- essermi testata in solitaria,anche se solo per 30 km e aver goduto delle sensazioni che ne derivano;
- constatare che mi ero organizzata al meglio per affrontare tutte le varie difficolta';
- constatare che con la navigazione gps sono migliorata ulteriormente;
- avere l'ennesima conferma,dopo tanti trail, che e' per me una passione stupenda,che mi da tanto e mi migliora la vita.

Alla luce di tutto questo,grazie di cuore a chi si impegna per organizzarli e per rendere fruibile in questo particolare modo,il nostro stupendo territorio.
Ora di nuovo in sella,pronta per le prossime avventure!

Edited by Monique64 - 4/4/2018, 14:37
 
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Stefano Olla
view post Posted on 12/4/2018, 17:42




Un piccolo evento in coda a Miningtrail: martedì, alle 20.30 presso il Poggio Sport Village di Poggio dei Pini, il nostro amico Maurizio Doro presenterà il documentario che raccconta la sua avventura in Arizona all'AZT 750 nel 2016.
L'occasione è la consegna degli attestati di Finisher e di partecipazione a chi è stato al Miningtrail.

Stefano
 
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view post Posted on 12/4/2018, 19:44
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BIKER STRAVANAU

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Gia' cenati?😂😂
 
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